Pag. 3 di 4
Superata la fessura "Cozzi", (che a causa del momento gogliardico viene ribattezzata con un altro nomignolo non ripetibile .......) eccoci sotto l'altrettanto famoso "camino Glanvell", salito per la prima volta, pare, da Von Saar L'esposizione è veramente notevole, ma la roccia è ben "appigliata" e la soddisfazione è grande.
(7°- L'esposizione è veramente notevole. La parete, sotto di noi, precipita a picco. Il camino è inizialmente strapiombante (IV, 1 chiodo) ma diviene ben presto più semplice finchè non si arriva al largo ballatoio detritico. proseguire verso la parete della cuspide terminale, obliquando verso sinistra, fino ad un anello cementato. 40 m; IV, III)
La comoda "cengia", oltre la "fessura Saar", che permette di completare l'attraversamento orizzontale del Campanile
Gli ultimi due tiri, risultano facili e molto divertenti, infatti si sviluppano sul lato ovest del Campanile quello leggermente più "appoggiato".
Il cielo si è annuvolato e il freddo è diventato pungente causa l'altezza, ....... siamo ormai prossimi alla vetta.
Sull'ultima sosta, Luca raggiunge
le due cordate avanti noi (ricordate l'omino con la giacca blu evidenziato nella foto iniziale ?).
Attendiamo il nostro turno ed ecco che in breve raggiungo anch'io la tanto desiderata Cima del Campanile di Valmontanaia.
Trattengo a stento un urlo di gioia, considerata la presenza delle altre 2 cordate (sconosciute) e mi rifaccio con un grande abbraccio al caro Luca Vuerich, l'artefice di tutto ciò.
In un'ora e mezza dall'attacco eccoci in cima....troppo bello, troppo emozionante, ... troppo breve ....:-) ....
Il tempo di cambiarci le scarpe e di scattare un'altra serie di foto
e decidiamo di scendere, sia perchè incomincia a scendere qualche fiocco di neve, ma soprattutto per anticipare le altre 2 cordate.
Lo splendido anfiteatro con il Biv. Perugini
Continua pag. 4 di 4